Lo studio Progetto_Positivo  fonda il suo modus-operandi sul desiderio  di costruire la Bellezza in ogni progetto Architettonico.

 Le idee progettuali sono legate all’amore per il luogo in cui opera.

È nel desiderio di  fare anima, nel dare significato e valore alle forme architettoniche, attraverso  l’arte del saper vedere, del rispettare il rapporto interno-esterno, del modulare sapientemente i volumi,  che ogni nuovo progetto è pensato per valorizzare e salvaguardare il territorio nel rispetto delle esigenze della società. I progetti generano piacere visivo e gioia di abitare e di vivere nei luoghi.

L’Architetto fondatore  è Manuela Timpanaro la quale si laurea,  presso l’Università degli studi di Catania, in Architettura nell’anno 2007, raggiungendo il traguardo con la massima soddisfazione. Già da studentessa mostra la sua propensione per  la Bellezza dell’Architettura. Inizia da quella  Antica e non  a caso si Laurea sviluppando un tema in Composizione e Progettazione Architettonica dal Titolo “Hortus memoriae: progetto di un’area museale” che l’ha vista impegnata sullo studio di architetture del passato.  Da li intraprende la sua ricerca sull’anima dei luoghi, sull’arte del costruire, sul benessere di chi vi abita.

La sua esperienza professionale inizia immediatamente dopo la laurea.

La sua formazione fonda nel campo ingegneristico toccando con mano la forma nella sua struttura. Successivamente, la sua collaborazione presso uno fra gli studi  professionali più importanti del Siracusano, la porta a fare svariate esperienze nel campo della progettazione immobiliare e nel restyling d’interni.

Nel 2014 fonda lo studio Progetto_Positivo, portando avanti la ricerca sulla Bellezza dell’Architettura.

Nel 2018 inizia un percorso formativo sull’Architettura Curativa presso l’Università degli studi di Architettura di Catania, ideato e diretto dal prof. Daniele Cardelli, www.architetturacurativa.org .

Grazie anche alla preziosa collaborazione con il prof. Cardelli, approfondisce una nuova metodologia progettuale, basata sul riconoscimento di architetture ammalanti ovvero, che creano malessere psicologico all’uomo, poiché mal progettate e su cui solo degli interventi migliorativi mirati, rendono possibile la realizzare della Bellezza. In  questi spazi, “curati”, l’uomo può sentirsi bene e a proprio agio.
Grazie ad un’Architettura attenta, mai banale, che conosce, che cura attraverso uno studio approfondito sui colori, sui materiali, sulla forma, sull’orientamento solare, sulla luce, sul confort, il benessere abitativo è posto al centro del progetto migliorando il benessere psico-fisico di chi vi abita.